Ponti radio wifi: cosa sono?

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ponti radio sono 37.5 i miliardi di dispositivi dotati di connessione Wi-Fi nel mondo, la maggior parte dei quali si appoggiano a ponti radio per permettere a privati e aziende di comunicare, navigare in Internet o visualizzare video e documenti. Ma che cosa sono i ponti radio e perché sono così essenziali?

Un ponte radio è un sistema di collegamento wireless a radiofrequenza o microonde che connette due punti tra loro attraverso antenne apposite. Sono, in sostanza, il requisito di base per dare accesso a Internet a territori e dispositivi, senza l’utilizzo di cavi.

A seconda dell’utilizzo, dedicato o meno, questo tipo di tecnologia può servire bacini più o meno ampi di utenti. Si distingue per questo tra i ponti radio dedicati e riservati, di proprietà di imprese, Pubbliche Amministrazioni o istituzioni, usati per la connessione solo di tali realtà e, al contrario, i ponti radio propri di grandi operatori telefonici, utilizzati da milioni di utenti privati ogni giorno.

I ponti radio sono un’opzione valida per connettività e reti aziendali poiché capaci di portare connessione a banda ultra larga o larga anche in contesti complessi da connettere e di risolvere le molte complessità presenti per la fibra ottica in dati territori.

Approfondiamo insieme che cosa sono i ponti radio, come questa tecnologia può essere utile per la connettività aziendale e in che casi utilizzarli, mettendoli anche a confronto con la fibra ottica.

Ponti radio vs. Fibra ottica

Come abbiamo visto, la connettività via ponte radio è una tecnologia di collegamento wireless che mette in comunicazione due stazioni, trasmettendo tutti i pacchetti dati e voce necessari quotidianamente a un’azienda per lavorare.

L’accesso Internet dato da un ponte radio può essere quindi utilizzato da tutti i dispositivi presenti in ufficio e, contrariamente dalla concezione comune, con performance al pari e in alcuni casi migliori a una connettività in fibra o misto fibra.

La principale differenza tra ponti radio e fibra ottica è sostanzialmente nella modalità di trasmissione delle informazioni: con i ponti radio la propagazione è via etere e richiede pochi ostacoli in linea d’aria tra i due punti da far comunicare, con la fibra ottica la ricezione del segnale avviene grazie alla posatura di un cablaggio via terra e implica la possibilità di scavare.

Al di là del fatto che i ponti radio siano la principale alternativa alla fibra nel caso in cui il territorio non sia ancora stato dotato di cablaggio o non sia possibile farlo, si tratta di due tecnologie in grado di rispondere ad esigenze diverse. La scelta tra ponti radio e fibra ottica va dunque fatta considerando gli usi quotidiani della rete aziendale oltre che le principali problematiche a cui è soggetta la zona in cui si lavora.

Non poter essere online al momento giusto può comportare perdite economiche e di credibilità per le aziende: per questo nella scelta tra ponti radio vs. fibra ottica aziendale non vanno solo valutati aspetti di copertura, di stabilità, velocità e latenza della linea dati quanto i rischi di interruzione più frequenti, le possibilità di manutenzione o particolari vincoli dell’area.

In questo senso, farsi consigliare da un tecnico esperto permette di optare per la soluzione più adatta, in grado di assicurare stabilità nel lungo termine a tutti i servizi aziendali che dipendono da Internet.

Quando si utilizzano i ponti radio per la connessione aziendale?

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1.

Aziende

Per lavorare, anche tra sedi distanti e poco collegate

 

 

 

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2.

Città

Per dare copertura ad aree altrimenti non connesse

 

 

 

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3.

Servizi

Per sostenere servizi di ogni tipo basati su Internet

 

 

 

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4.

Emergenze

Per garantire connessione in contesti di emergenza

 

 

 

Proprio perché i ponti radio implicano un abbattimento del cablaggio, con una conseguente limitazione dei costi di installazione e manutenzione, risultano una scelta estremamente efficace per realtà dove non è possibile stendere cavi in fibra ottica o dove la stessa fibra deve essere supportata da altre tecnologie.

È inoltre bene ricordare che i ponti radio aziendali possono essere utilizzati non solo per garantire una connessione Internet stabile per lavorare ma anche per mantenere in sicurezza aree di lavoro e non produzione con videosorveglianza IP, ovvero sistemi che si poggiano sulla linea dati e permettono il controllo anche da remoto.

Ma quali sono gli usi più tipici dei ponti radio per le aziende? Vediamone alcuni nel dettaglio:

 

 

Ponti radio per collegare sedi remote

Tra le esigenze a cui più frequentemente risponde un collegamento radio vi è senza dubbio la necessità di connettere sedi aziendali tra loro molto distanti e poste in territori complessi. Un esempio immediato può essere quello di aziende con filiere produttive dislocate in aree montane o dedicate alla coltivazione: in questi casi il trasporto dei dati fibra può non essere ancora presente o possibile ma risulta comunque essenziale dare accesso a Internet stabile all’impresa.

Anche sedi incluse in contesti urbani, più o meno di periferia, possono però riscontrare le stesse difficoltà. In questi casi, le aziende si trovano spesso a provare operatori diversi per la propria connettività in fibra o rame senza mai ottenere veri miglioramenti sulla velocità e stabilità della connessione. Il passaggio al collegamento via ponti radio permette invece di risolvere le problematiche e garantire una navigazione a banda ultra larga o larga.

È così possibile far comunicare tra loro sedi distanti al massimo 20 km, permettendo una piena collaborazione e condivisione della rete interna all’impresa e dei suoi servizi.

 

 

Ponti radio per apparati IP senza possibilità di cablaggio

Dare spazio a un nuovo apparato o sistema in azienda può talvolta trasformarsi in una sfida, soprattutto se quello strumento necessita di una connessione Internet per funzionare. La connessione attuale non lo raggiunge, non è possibile collegarlo via cavo oppure, ancora, la posatura di un cablaggio risulta troppo ingente. Come muoversi in questi casi? A dare pronta risposta alle richieste delle aziende sono proprio i ponti radio che, se scelti nel modello, grandezza e frequenza giusti, permettono di risparmiare tempo, energia e soldi rispetto un’opzione in fibra o rame.

Come citato poco sopra, infatti, strumenti di sicurezza come telecamere IP e sistemi di protezione necessitano di connessione a Internet per essere monitorati in maniera istantanea, per accedere alle registrazioni o anche solo per inviare allerte di intrusioni agli incaricati. Lo stesso vale per qualsiasi altro apparato che attiva tutto il suo potenziale una volta messo online ma che per predisposizione, posizionamento o anche soltanto budget non può venire connesso via cavo.

 

 

Ponti radio per linee dati con esigenze specifiche

Ogni azienda conosce bene le sfide del territorio in cui lavora e in cui sono presenti le proprie sedi. È a partire proprio da queste sfide che i progetti di connettività vengono modellati dagli specialisti, in modo da identificare quale soluzioni sono quelle che permettono più facilmente di ottenere banda ultra larga, latenza bassa e business continuity.

Quali sono le esigenze a cui più facilmente risponde un collegamento con ponti radio?

Frequenti danni in strada che potrebbero rallentare o interrompere la connessione

▸ Necessità di avere una connessione punto-punto esclusiva ma non con fibra ottica

Tempi o budget di messa a punto dell’infrastruttura di rete limitati

▸ Presenza di maggiori ostacoli via terra che via etere per la connettività

Tecnologie per ogni esigenza: le principali caratteristiche dei ponti radio per aziende

A differenza di quanto generalmente creduto, una tecnologia come i ponti radio permette ampio spazio di personalizzazione e richiede lo sviluppo di un progetto dettagliato. Un tecnico specializzato dovrà prendere in considerazione aspetti chiave come:

      • La distanza tra i punti da connettere

      • La potenza che dovrà avere la connessione

      • La banda minima che dovrà essere garantita

      • La tipologia di apparati che verranno connessi e se dovranno essere differenziati per frequenza

      • Se ci si dovrà muovere solo con collegamenti radio o è possibile portare fibra ottica fino all’antenna dando vita a una soluzione mista

      • Le caratteristiche meterologiche o/e morfologiche del territorio in cui gli apparati andranno connessi

      • Eventuali strutture ulteriori con cui l’infrastruttura di rete si dovrà interfacciare

      • Se ci sono particolari esigenze e contesti che richiedono test e progetti complessi

    Spostiamoci un po’ più sul tecnico e scopriamo che cosa il network specialist di fiducia considererà nel momento della scelta di un prodotto.

    Through-put massimo | Ponti radio

     

    Ovvero la quantità massima di dati che possono essere trasmessi dal ponte radio in un dato lasso di tempo e in grado di arrivare correttamente a destinazione. Si tratta di un indicatore molto importante perché pratico, non ipotetico e in grado di dare un’idea chiara delle performance del prodotto.

    Efficienza spettrale| Ponti radio

     

    Ovvero il numero di data bits che possono essere trasmessi dal ponte radio mantenendo una qualità di servizio accettabile o, in altre parole, la quantità di dati che possono essere trasmessi in maniera efficiente da un dato sistema con una data larghezza di banda.

    Range di frequenza| Ponti radio

     

    Ovvero la frequenza delle onde radio trasmesse dall’antenna che, di conseguenza, cataloga quel prodotto come migliore o peggiore rispetto la possibilità di connettere stazioni tra loro vicine o lontane. Date frequenze, infatti, risultano essere più stabili se impiegate entro determinate distanze così come, in alcuni contesti, può essere necessario creare un split della rete con apparati su frequenze diverse.

    Ampiezza di banda del canale| Ponti radio

     

    Ovvero la quantità di dati che possono essere trasmessi e ricevuti dal prodotto in un dato lasso di tempo. Un’alta bandwidth significa che il ponte radio potrà trasmettere e ricevere una maggior quantità di dati ma non necessariamente questo si traduce in una connettività ottimale. Andranno considerate anche variabili come la perdita di pacchetti e la latenza.

    Pacchetti processati per secondo| Ponti radio

     

    Ovvero la quantità di pacchetti dati che l’antenna è in grado di processare, misurati per secondo. Si tratta di una metrica utile a comprendere la velocità del prodotto rispetto l’uso prospettato in azienda.

    Latenza| Ponti radio

     

    Latenza – Ovvero il ritardo che impiega un pacchetto dati ad arrivare a destinazione rispetto il momento in cui viene trasmesso. Anche in questo caso siamo di fronte a un’informazione riguardante la velocità del ponte radio, oltre che ad una metrica utile anche per interpretare il valore dell’ampiezza di banda.

    Presenza di output PoE| Ponti radio

     

    Ovvero se c’è la presenza di una porta PoE (Power over Ethernet), tecnologia che permette di passare elettricità in un cavo Ethernet in modo da non dover procedere con due cavi distinti. Si tratta di un dettaglio importante nei casi in lui la possibilità di alimentare determinati apparati sia limitata.

    Un esempio concreto per rendere il tutto più chiaro? Ecco un ponte radio Cambium Networks, completo di tutti i dettagli appena visti e ottimo per conoscere più da vicino il mondo dei ponti radio.


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    Fonte dati statistici: Report Global Economic Value of Wi-Fi 2021-2025 di Wi-Fi Alliance.

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