IT-Alert: Il Nuovo Sistema di Allarme Pubblico per la Sicurezza e l’Informazione Diretta

IT-Alert è un innovativo sistema di allarme pubblico progettato per fornire informazioni dirette alla popolazione in caso di emergenze o situazioni catastrofiche che potrebbero interessare la collettività.
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Attualmente in fase di test in diverse regioni italiane, IT-Alert rappresenta un importante passo avanti nel miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei sistemi di allerta e notifica per la protezione civile.

Questo articolo esplorerà in dettaglio cosa sia IT-Alert, come funziona e quali sono i suoi vantaggi e limiti.

IT-Alert, il Sistema Nazionale di Allarme Pubblico, è stato progettato per informare la popolazione in caso di calamità naturali, gravi emergenze o situazioni di pericolo imminente.

Conformemente allo standard CAP (Common Alerting Protocol), IT-Alert è compatibile con tutti i sistemi operativi e le connessioni telefoniche e richiede solo che il telefono sia collegato alla rete e agganciato a una cella telefonica presente nella zona dell’evento.

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Il servizio IT-Alert è in fase sperimentale dal mese di ottobre 2020 e utilizza un sistema di messaggistica d’emergenza multicanale che invia messaggi attraverso Cell Broadcast o una App mobile.

Grazie al lavoro svolto tra Dipartimento della Protezione Civile, Regioni e Province Autonome e ANCI, entro la fine del 2023 verranno effettuati test in tutte le Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento con l’obiettivo di far conoscere il nuovo sistema, verificarne il funzionamento in relazione alle diverse tipologie di telefono e di sistemi operativi e raccogliere indicazioni dagli utenti per implementare il servizio.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 giugno 2020 definisce IT-Alert come il sistema di allarme pubblico e identifica il servizio di Cell Broadcast come il meccanismo che consente la diffusione di messaggi a tutti i terminali presenti all’interno di una determinata area geografica individuata dalla copertura radiomobile di una o più celle.

IT-Alert aderisce allo standard europeo EU-Alert e segue le direttive dell’Istituto Europeo per gli Standard nelle Telecomunicazioni (ETSI) per quanto riguarda la tecnologia Cell Broadcast e i sistemi di allerta del servizio pubblico in caso di emergenza.

La tecnologia Cell Broadcast permette di raggiungere in tempi brevi un elevato numero di utenti all’interno di un’area geografica specifica senza generare carichi aggiuntivi sulla rete e senza richiedere l’identificazione dei destinatari.

Tuttavia, affinché il servizio sia affidabile, sono necessarie misure aggiuntive di sicurezza per garantire l’autenticità delle fonti dei messaggi.

Il protocollo CAP-IT (Common Alerting Protocol) viene utilizzato per la gestione della richiesta di attivazione di un’istanza di messaggio.
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CAP è un formato flessibile di scambio dati digitale che permette la distribuzione di notifiche di sicurezza e avvisi di emergenza su tutti i tipi di reti e sistemi di emergenza.

Questo protocollo consente l’inclusione di elementi geospaziali per individuare con precisione le emergenze e supporta meccanismi per garantire l‘autenticità, l’integrità e la confidenzialità dei messaggi.

Dal punto di vista della privacy, l’utilizzo di IT-Alert rispetta il Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali (UE) 2016/679.

Poiché il sistema di allertamento invia messaggi generici a tutti gli apparati in una determinata area geografica senza raccogliere i numeri di telefono degli utenti destinatari, non è possibile risalire all’identità degli individui.

Gli utenti hanno inoltre la possibilità di disattivare le notifiche, ad eccezione dei messaggi di allerta di maggiore gravità.

IT-Alert rappresenta un importante passo avanti nel miglioramento dei sistemi di allerta pubblica per la protezione civile, offrendo informazioni dirette alla popolazione in caso di emergenze o situazioni critiche.

Utilizzando il sistema di messaggistica d’emergenza multicanale attraverso Cell Broadcast o una App mobile, IT-Alert consente di raggiungere rapidamente un gran numero di utenti senza sovraccaricare la rete.

Tuttavia, per garantire l’autenticità dei messaggi e fornire un servizio affidabile, è necessario implementare ulteriori misure di sicurezza in via di sperimentazione.

Nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali, IT-Alert tutela la privacy degli utenti, consentendo loro di disattivare le notifiche non necessarie.

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Nonostante i numerosi vantaggi offerti da IT-Alert, è importante riconoscere che il sistema presenta anche alcune limitazioni.

Ad esempio, dipende dalla disponibilità e dal corretto funzionamento delle infrastrutture di rete, il che potrebbe causare ritardi o la mancata ricezione degli alert.

Inoltre, l’incertezza dei fenomeni naturali e scientifici, insieme alle decisioni e ai tempi di attivazione, possono influire sulla tempestività dell’invio degli avvisi.

Il Dipartimento della Protezione Civile sottolinea che IT-Alert non è un sistema infallibile di per sé, ma è finalizzato a promuovere la consapevolezza dei rischi e l’adozione di misure di prevenzione e salvaguardia da parte dei cittadini.

Durante i test, gli utenti hanno sperimentato suoni di notifica distintivi e intensi emessi dagli smartphone, diversi dalle notifiche standard.

IT-Alert rappresenta un importante passo avanti nel miglioramento dei sistemi di allerta pubblica per la protezione civile.

Attraverso la sua implementazione, l’obiettivo è quello di fornire una tempestiva informazione diretta alla popolazione in caso di emergenze gravi o catastrofi imminenti, contribuendo così a salvare vite umane.

Nonostante le limitazioni e le sfide tecniche, IT-Alert si rivela come uno strumento fondamentale per aumentare la sicurezza e la consapevolezza dei cittadini.

La sua efficacia sarà valutata durante i test in corso, al fine di fornire una soluzione di allarme pubblico sempre più affidabile e reattiva.

Una volta chiusa questa prima fase, nel 2024, IT-alert diventerà operativo sul territorio nazionale e si attiverà in sei casi di competenza del Servizio nazionale di protezione civile: maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande digaattività vulcanica (per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali.

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